Giancarlo Alù

Giancarlo Alù

Membro Unione Europea Esperti d’Arte _ 01.02.05

Il  Mare

Sì, proprio il Mare è uno dei soggetti preferiti dall’Artista Ileana Della Matera.
Esso è sicuramente un soggetto molto sfruttato ma estremamente difficile a riprodurre, anche per il continuo movimento delle onde ed il suo cambiare repentino di sfumature cromatiche. Sono pennellate svelte e cariche di colore, in cui, quasi con spessore materico la nostra Artista mescola la luce e l’acqua, la materia molecolare e l’afflato più lirico che solo la sensibilità di una donna può produrre.
Ileana Della Matera non dipinge in modo mirabile solo il mare.
L’Artista dipinge anche la brezza, la salsedine, il respiro del mare.
Dipinge il moto ondoso dell’anima umana, del thimòs di Platone, in cui la stessa vita ha origine. Hume, a sua volta, definisce l’anima come un insieme di fatti e di eventi psichici in continuo flusso e movimento.
Dipinge le profondità misteriose del mare e le sue onde in costante moto, in moto perpetuo, un flusso e riflusso che diviene alito vitale e in una sorta di transustanziazione il mare si trasfigura in puro pensiero, puro astrattismo, pura spiritualità.
Il mare di Della Matera rappresenta tutta la filosofia della forma, così come esiste la filosofia del diritto, la filosofia della musica, la filosofia dell’arte.
In quello spumeggiare delle onde, in quello spostarsi di masse si avverte tutto Claude Debussy. “Egli creò un nuovo ideale di suono, colto attraverso una esperienza immediata, capace di trascendere schemi e convenzioni per trovare un rapporto diretto con la materia musicale. Il timbro viene per la prima volta posto al centro dell’atto compositivo e determina la struttura formale della composizione”.
Il mare nella sua vastità, senza cadere nella facile e banale retorica, ha una magia particolare che ha ispirato geni come Hernest Haminguay e lo stesso Omero, e come loro tante altre anime sensibili hanno assorbito il suo fascino creando opere immortali.
Ileana Della Matera credo sia andata al di là di questa concettualità.
Attraverso una visione formale di onde e di spume e di rocce, l’Artista ha saputo sublimare il senso ultimo di esso: il mare come fine ultimo della vita stessa in cui tutto si riassorbe e svanisce così come dal mare tutto si è originato.

E questo è  il mare di Ileana Della Matera.