Beppe Palomba

Beppe Palomba

30.11.04

La comprensione delle opere d’arte, a mio modo di vedere, non può prescindere dalla conoscenza dell’artista, in quanto nulla di quanto prodotto dall’ingegno, dalla fantasia, dall’estro umano trova una sua giustificazione assoluta, ma è sempre e comunque correlato alla persona, al suo essere di carne e sangue, di spirito e di pensiero. A volte basta poco  per comprendere i motivi che sono dietro alla scelta di una tecnica, di una tematica, di uno stile.

Nel caso di Ileana Della Matera, la scelta di mari e onde, di velieri e di gabbiani, se da una parte può sembrare il contrappasso dovuto a chi, “condannata” a vivere tra i monti, seppur bellissimi, della sua terra, dall’altra esprime sicuramente l’afflato di vitalità, di passione, di forza sentimentale di chi, come nella musica, che è tanta parte della sua vita, anche sulla tela suona una partitura supportata da una fine tecnica vivificata da guizzi di sapiente creatività.

Ileana Della Matera riesce a infondere nelle proprie opere la vitalità, “la joie de vivre”, la capacità di far fronte alla tristezza dell’ovvio opponendole la letizia dell’entusiasmo, realizzando in questo modo il coronamento delle capacità artistiche e realizzative con l’affermazione di splendide qualità umane e caratteriali.