Critico d’Arte
Gli elementi immensi della Natura sono il teatro in cui le forze dell’universo dispiegano la loro potenzanel modo più impressionante: il cielo, la terra, il mare sono le vastità in cui i titanici poteri di questo mondo mostrano tutta la loro sovrastante grandezza, riempiono spazi sconfinati che manifestano l’idea dell’Infinito e, con la loro opera ora benevola, ora devastante, fanno sentire l’Uomo piccolo e debole lasciandogli come unica emozione il sacro, muto stupore, quella intensa, primordiale sensazione che traspare vivida nelle opere di Ileana Della Matera.
Il mare, il suo elemento preferito, diviene una dimensione di prorompente vitalità. Incontrollabile, imprevedibile, irrefrenabile, il mare dipinto dall’Artista fa emergere le potenze ctonie dai suoi abissi, le fa esplodere nei suoi flutti indomabili, invincibili nel loro continuo turbinio come una divinità pagana, è troppo grande, troppo superiore a noi per fare paura, perché la paura è un sentimento troppo piccolo e prosaico per contenerlo, per questo va oltre lo spavento e supera i terrore, lasciandoci ammirati e sconvolti, ridotti a microscopiche nullità, eppure fieri di appartenere al Tutto.
Come i suoi gabbiani accecati e confusi, sperduti e squassati, quasi invisibili nelle sue tempeste, ma inseparabili dal mare infuriato perché estasiati, Ileana Della Matera ci fa partecipi del fulgore selvaggio della Natura che ci sovrasta, ma che ci alimenta, lasciandoci ammaliati dalla meraviglia e incapaci di allontanarcene e di distogliere lo sguardo.
23.04.06